Punto e Linea: Corpi in movimento

di Ruben

Questa è la rubrica Punto e Linea, dove il corpo, i suoi limiti ed il movimento sono il centro pneumatico di una riflessione e speculazione ontologica sulla natura del corpo, che mira a "comprendere" l'arte e le sue sfaccettature... 

La rubrica è conclusa,

È una conoscenza pienamente oggettiva che non possiamo concepire nulla che non comunichi nell'espressione la sua essenza spirituale [...] Un essere che fosse interamente senza rapporto con la lingua è un'idea.

Sulla lingua in generale e sulla lingua dell'uomo, WALTER BENJAMIN

Letture da integrare (facoltativo): CLIMAX e La muta danza delle lingue,

Introduzione alla rubrica: Il centro di questa indagine è il corpo, mascherato allegoricamente da punto. Il punto è in assoluto l'organismo più semplice e puro di tutti, per questo è la perfetta metafora di ogni altro essere vivente.

Il punto come metafora è usato in questi scritti in due differenti accezioni, una costante e una momentanea. La prima è l'idea che il corpo prima della nascita sia un punto e che dopo la nascita divenga una linea. La seconda, quella momentanea, è che il corpo tende a chiudersi in se stesso, come un punto, e che scelga se muoversi o no difronte ad un limite, perciò lo rappresentiamo ogni volta come un punto e solo quando si muove come una linea, che ritorna poi un punto.
Il corpo quindi è stato idealmente un punto che si è trasformato in una linea (da ovulo a feto che diviene poi corpo), ma nonostante questo per economia esplicativa useremo l'immagine del punto ogni qualvolta il corpo fermo sceglie se muoversi o no. In questo senso allora il corpo è una linea che si comporta come un punto, si chiude in se stessa e solo se "sicura" esce e si muove.