Twister e il brivido del remake
Il sequel/remake sembra essere una moda che da un paio d'anni ha preso piede e conquistato tutta Hollywood. Personalmente non mi ritengo una grande fan dell'assenza di creatività, ma d'altra parte, forse, quello che si cela dietro l'apparente mancanza di impegno è una grande nostalgia per i "vecchi tempi", in cui per fare un film di successo bastavano una bella coppia di protagonisti, un evento cataclismico che mette a rischio la vita di una cittadina e un buon vecchio lieto fine. Tutti ingredienti che l'ultimo film di Lee Isaac Chung non si fa mancare.
Tuttavia, al contrario degli ultimi remake di vecchi successi al botteghino, Twisters non sembra basarsi sulla nostalgia dell'originale, ma mostra senza paura un debole per un'epoca cinematografica da tempo passata. Non a caso definirei questo film un omaggio a Spielberg (che è un produttore del film stesso) e a quel senso di avventura e di stupore che lo seguiva in ogni suo film. Ed è proprio questo che credo sia riuscito a fare Chung, trasportarci un'epoca di meraviglia e dare la caccia alla vecchia magia del grande schermo.
E non era forse questo il cinema?
Nessuno vuole sedersi su quelle belle poltrone rosse a sentirsi un pippotto di due ore sull'avanguardia tedesca dell'800 (forse solo mio fratello Ruben), ma tutti vogliamo essere conquistati, stregati e affascinati da quella che può essere anche una trama banale, ma che ti sa regalare sogni ed emozioni.
Il film non è un segreto, solo dal trailer uno potrebbe definirvi a grandi linee la trama del film, ma a coglierci nel nostro punto più intimo e trasformarci ancora in bambini è la storia, e la promessa implicita che ci fa: quella di non deluderci e di non lasciarci mai soli.
Sorvolando su queste romanticherie, il film è veramente ben fatto con un uso della macchina da presa e del CGI impeccabile, per non parlare dei nostri affascinanti (e molto sexy) protagonisti che sono avvolti da una chimica speciale di cui Glen Powell sembra essere il perenne portatore.
(Disclaimer: ragazze non andate a vedervelo con i vostri fidanzati, per il loro bene)
Ridendo e scherzando, credo veramente che Twisters sia uno
di quei film che è proprio bello da essere visto al cinema, con un grande
schermo, un sonoro pazzesco e una bella compagnia, e vedrete che quando
uscirete dalla sala vi sembrerà di essere tornati nel 1996, e dio, io non ci
sono neanche mai stata!
di Rebecca Carminati