La fine del mondo
"Vi è mai capitata una notte che comincia come tutte le altre e finisce per essere la migliore della vostra vita?"
Gary racconta del 22 giugno 1990, ultimo giorno di scuola a Newton Haven, quando lui e i suoi amici sono arrivati ad un passo dall Miglio d'oro: 12 pub, una pinta in ognuno, 60 pinte in tutto.
"Me ne stavo lì, a guardare il bagliore di una nuova alba, con la sensazione che la vita non sarebbe più stata altrettanto bella. E sapete una cosa?! E' stato proprio così."
Gary racconta (durante il suo turno di parola in un gruppo di sostegno) del punto più alto della sua vita, e lì, sul momento, viene folgorato. Decide di raggruppare la banda e, con l'inganno e non poco senso di colpa, li convince a ritentare l'impossibile. Anche Andy.
Peter ora lavora con il padre, sono soci; Oliver, detto Omen, è un agente immobiliare; Steven ha venduto la sua società e si vede con una ragazza di 25 anni; e Andy è nel diritto commerciale. "Qualcuno sa cosa fa Gary?", "Sì, sta giocando ad un videogioco: guardatelo là".
Primo pub, the first post: tutto è rimodernizzato: starbuckizzato, come dice Steven. 4 pinte ed un bicchiere d'acqua gasata, Andy non beve da 16 anni. "E allora devi avere sete".
Terzo pub, the famous cock: incontrano Basil il matto che non li riconosce, in realtà nessuno li riconosce, tranne il barista che gli ricorda che Gary è bandito a vita.
Quarto pub, the cross hands: momento di ricordi, una buona dose di nostalgia e tristezza ma anche di risate, shot, e per concludere una bella rissa.
Quinto pub, the good companion: cercano di fingere di non sapere, magari così nessuno si accorgerà.. Sesto pub, the trusty severant: incontrano il vecchio reverendo verde e Gary ha la brillante idea di consultarlo per l'acquisto di qualche prodotto di genere erbaceo e magari anche di chiedergli cosa sa dei robot.
Settimo pub, the two headed dog: incontrano Sam, la sorella di Omen, e provano a spiegarle la situazione, e anche qui una piccola rissa.
Ottavo pub, the Mermaid: una discoteca piena di studenti, cercano di non farsi notare ma un pazzo e un sandwich alla marmellata cambiano i loro piani.
Nono pub, the Beehive: il professor Shepard offre un giro, e dopo un bel discorsetto è sempre consigliabile una salutare rissa per sciogliere i nervi. Ora dritti alla fumeria, e qui iniziano a sorgere i dubbi, chi di loro è vivo e chi è un vuoto?
Decimo pub, the King's Head: sono obbligati a passarci per arrivare alla "bestia", ora vogliono scappare, ma Gary ha bisogno di finire il miglio. Scappa dai vuoti e da Andy fino all'undicesimo pub, the Hole in the Wall: scola una pinta di corsa e si dirige verso il dodicesimo pub, the World's End: prova a spillare l'ultima birra ma uno strano marchingegno li trasporta in basso, in una specie di tribunale: lì una grande decisione lo attende.
VALUTAZIONE: ★★★★★★★★★☆
Quando si parla di Edgar Wright ci sono tre cose su cui si può stare certi: umorismo eccezionale (quindi risate continue), montaggio spaziale (e il film scorre fluido e veloce) e un forte concetto alla base. Un'ora e cinquanta volata! E devo dire non stanca mai. Ottimo per una serata divertente con gli amici o con i parenti, anche dopo una fumata :D
Una fine allegoria
I nostri ormai non più baldi giovani si ritrovano per uno scherzo del destino, o di Gary, ricatapultati nella loro vecchia cittadina e scoprono con triste non-sorpresa che in fondo tutto è ancora uguale. Anche se forse qualcosa è cambiato. Entrano nel primo pub ed è stato completamente ristrutturato: nuovo proprietario, nuovo design, nuove birre. Poi il secondo che è terribilmente identico al primo, così pure il terzo, il quarto e via dicendo. "Sturbuckizzati", rimodernizzati ed emologati, i nuovi vecchi pub hanno ancora quel fastidioso odore di macchina nuova. Ma a questo piccolo cambiamento, che è un po' un colpo al cuore, ci si abitua velocemente, dopotutto.. finché ti fanno bere.. Il vero shock arriva di soppiatto. I vecchi abitanti di Newton Heaven non li riconoscono, strano! Sopratutto i baristi e il vecchio Basil, compagni di bevute del mitico Gary. L'unica cosa che sembra normale sono i giovani, sempre stronzi e altezzosi, tanto da non degnarti di uno sguardo sia mai di una parola. Gary ne incontra uno al bagno e, frustrato e pieno di rabbia, non riesce a trattenersi dal litigare.
WHAAAT ? ! ! ! !
Salta per errore una testa e, che ci crediate o no, si scopre una nuova specie di umani, cosa che li terrà parecchio impegnati tra il capire chi sono, che ci fanno a Newton Heaven e come tassonomizzarli. Caratterizzati dall'inchiostro blu elettrico al posto del sangue e da un immortale tendenza all'aggregazione questi "vuoti" sono ormai dappertutto. Di chi possono fidarsi? Chi ancora non è stato sostituito?
Ipotizziamo che il film si articoli attorno ad un'allegoria, che con tono sarcastico e umoristico nasconda una riflessione. Il tema di fondo sembrerebbe l'omologazione, come i pub sturbuckizzati e i non-robot che arrivano a Newton Heaven e si insediano sibillini fin nelle viscere, cambiando tutto senza cambiare nulla. L'inchiostro blu che scorre nelle loro "vene" sembrerebbe una parodizzazione del cosiddetto sangue blu degli aristocratici, e quindi i non-robot forse rappresentano la borghesia, la piccola borghesia che tenta di emulare l'aristocrazia senza esserlo realmente. Questi alieni piccolo borghesi invadono la campagna con l'intento di invadere il mondo, ma non per fare del male, anzi tutto il contrario, per migliorare..
"Non è un invasione, è una fusione [..] vogliono renderci più simili a loro, cambiare come pensiamo, farci conformare agli altri. Va tutto bene finché non dici no, a quel punto ti rimpiazzano."
Conformare, non c'è parola più terrificante di CONFORMARE per quanto mi riguarda, conformare, sinonimo di adattare, adeguare, unificare. Certo loro non sono cattivi, non puntano "allo scontro ma all'aggregazione" il che è ancora peggio. Immaginate essere invasi da organismi pacifici che non vogliono conquistarti ma vogliono semplicemente che tu faccia come dicono loro, che tu sia come dicono loro, che tu sia come loro, che tu sia loro. Immagina essere invaso. Immagina non essere al sicuro a casa tua. Immagina non poter dire, non poter fare, non poter essere.
"Per diffondere la nostra ideologia attraverso un pacifico indottrinamento"
Meta
Gary è sempre lo stesso, non cambia, non cresce, forse non riesce ad andare avanti, "la repressione dei traumi del passato rende impossibile affrontare il futuro, a quanto pare". Gary è ancora il vecchio Gary King, in tutto e per tutto, racconta del mitico ultimo giorno di scuola quando i nostri cinque eroi tentarono l'impossibile: il miglio d'oro. E poi, preso dalla nostalgia, raggruppa la banda e ci riprova convinto che ce la farà, e Gary, che non cambia mai, nel paesino più monotono dell'Inghilterra, in dodici pub tutti uguali, riesce a smascherare la più grande truffa dell'umanità. Questo ce lo racconta Andy, attorno ad un fuoco da un mondo post apocalittico in cui umani e vuoti cercano di convivere, mentre Gary compie una nuova avventura con la sua nuova banda. Tutto continua a ripetersi, come in un loop. Ogni storia è contenuta in un'altra storia. Anche qui tre livelli metanarrativi, in ognuno di essi Gary e quattro amici cercano di chiudere il miglio d'oro, ce la farà mai? Si può chiudere il loop?
di Ruben Carminati