Spider-Man: Into the Spider-Verse
Già il Marvel Cinematic Universe ci aveva introdotto più universi alternativi con varianti di personaggi quali Doctor Strange e lo Spider-Man di Tom Holland, ma questo film va ben oltre. Ci presenta una storia delle origini di Spider-Man, ma non Peter Parker, bensì Miles Morales, un ragazzo di un altro universo. Poi vengono introdotte altre versioni dell'arrampica-muri. Ogni origine si assomiglia e non servono i dettagli per capire cosa è accaduto nei vari universi.
Questo chiarisce una cosa molto importante: chiunque ormai sa come è nato Spider-Man, è ora di raccontare altro.
Senza entrare nel linguaggio tecnico, posso dire che non esisteva uno stile d'animazione simile prima di Into the Spider-Verse: la Sony si è davvero impegnata per trovare la novità in qualcosa di vecchio come i film animati.
Lo spettatore viene coinvolto dal dinamismo delle scene e pare di assistere ad un fumetto che si muove da solo. La fonte da cui prende le storie sono i fumetti, dunque il film vuole che ogni scena sia una vignetta, con colori accessi e tratti non perfetti.
Non avendo mai visto nulla di simile, sono rimasto catturato da questo film.
I personaggi, anche se in 2-D, sono a tutto tondo, coinvolgono e mostrano umanità. Anche il più cattivo ha motivazioni umane che lo rendono un personaggio profondo.
Per di più il concetto di multiverso qui è facile e spiegato chiaramente, senza spiegoni o complicazioni non necessarie: un film che è comprensibile ha già la mia approvazione.
Le emozioni che questo film trasmette sono tante e arrivano da molte direzioni (dai dialoghi, dall'umanità dei personaggi, dall'animazione, dall'azione) e riescono ad accontentare tutti, dai più piccoli ai più grandi.
Dire che i film animati sono per bambini significa non aver visto "Into the Spider-Verse".
In compagnia o da soli, date una possibilità allo Spider-Verse di catturarvi con le sue ragantele.
Valutazione:
★★★★★★★★★☆