Pinocchio, l'opera d'arte totale
Di Guillermo ci sarebbero molti film su cui lavorare, abbiamo scelto questa volta di spendere qualche parola per l'ultimo lungometraggio in stop-motion: Pinocchio.
Pinocchio è una storia che noi tutti conosciamo, chi dice di no stia attento a non picchiare il naso contro lo schermo, ma questo Pinocchio è differente: tratto da un interpretazione del romanzo di Collodi, Guillermo reinventa un Pinocchio tutto suo, con i suoi valori e i suoi ideali. <<sono sempre stato dalla parte degli emarginati, di quelli considerati strani>> e così sono i personaggi di del Toro, strani, brutti, poco apprezzati, ma con un cuore grande.
È questo un film che mi ha ammaliato visivamente, mi ha commosso e divertito come poche volte mi era successo. Certo da del Toro ci si aspetta un gran film ma, un così magnifico Pinocchio non lo potevo nemmeno immaginare. Un Pinocchio che si ritrova faccia a faccia con diverse realtà: l'Italia fascista, la vita da star e il circo, il mare e le sue intemperie, la morte. Il bello di Pinocchio è che, come un raggio di sole, irradia tutti, tutti imparano da lui e crescono stando con lui. Geppetto si ammorbidisce e ricorda come si ama, Spazzatura capisce e si ribella, Lucignolo cambia e si impone, il Grillo diventa più saggio, e così via.. la turbolenta forza infantile che si racchiude dentro Pinocchio esonda su tutto ciò che lo circonda e nel caos che crea lascia tracce di vita. Pinocchio è luce. È un po' l'impersonificazione della tragedia greca, il quale compito era quello di mostrare al popolo ciò che non andava fatto e di portarlo così alla catarsi nella tragica morte dell'eroe, be' Pinocchio fa tutto ciò che un bambino non dovrebbe fare: disubbidisce, scappa, dice le bugie, ma nonostante questo tutti attorno a lui sembrano divenire più buoni e più gioviali. Questa sua irrequietezza lo porterà faccia a faccia con il cambiamento ed, infine, anche Pinocchio matura. Per ultimo, sì, ma solo dopo aver aiutato tutti gli altri a farlo.
Mai visto un film con quest'intensità, capace di toccarti così a fondo senza mostrarti visivamente qualcosa di veramente tragico o comico, l'avrò visto almeno quattro volte, ed è uscito da qualche mese, e altrettante volte ho visto il documentario sulla realizzazione del film -reperibili entrambi su Netflix. 15 anni sono serviti per realizzare questo capolavoro, un impegno e un lavoro immane, in tutti i sensi un opera d'arte totale: l'arte cinematografica di del Toro incontra la tecnica produttiva di chi lavora nel campo dello stop-motion da tempo; l'artigianato di chi ha lavorato ai personaggi; il carattere degli attori che gli hanno dato vita, e di quelli che gli hanno dato voce; l'armonia delle musiche e la bellezza del racconto di Collodi che, a mio parere, prende nuova vita e diventa anche più bello in questa rielaborazione di Guillermo, più onesta e delicata.
Cinque su cinque: ★★★★★
Non ho parole da aggiungere, guardatelo.
Valutazione data in comparazione con i miei film preferiti (questo è uno di quelli)