Nymph()maniac

04.03.2024

Un uomo anziano (S. Skarsgard) esce a fare la spesa e trova una donna stesa a terra malridotta (C. Gainsbourg). Le offre aiuto ma lei non vuole ne ambulanza ne polizia, solo del tè con un po' di latte. Così si incontrano la narratrice e l'interlocutore di questa storia, lui è avido di sapere, lei è stanca e vulnerabile, e un accenno alla pesca con la mosca dà il La per cominciare questo lungo racconto sulla vita di Joe, condito da deliziose digressioni del signor Seligman.

Lars Von Trier scrive e dirige questo maestoso colosso cinematografico ricco di una portata culturale e riflessiva che satura cinque ore e trenta di film. Sviluppato interamente sul dialettico scambio culturale tra Joe, una ninfomane ferita e vulnerabile, e Seligman, un anziano signore che sembra aver letto ogni libro esistente. Lei ha un disperato bisogno di aprirsi e lui è l'interlocutore perfetto in quanto privo di giudizio.

Tecnicamente il film è impeccabile, con le director's cut sono davvero cinque ore e trentacinque intense ma scorrevoli, costruite su un montaggio alternato tra il vis a vis dei due protagonisti, la storia di Joe e le digressioni di Seligman. 

Il volume 1 parte dalla voracità iniziale della ninfomania e termina nell'incapacità di provare piacere, il volume 2 lavora soprattutto sull'impulso mortifero legato alla sessualità che degenera dal soggetto alla società.

Registicamente non c'è nulla da dire, un lavoro impeccabile da parte di un grande regista, sui temi ci sarebbe invece tutto da dire ma mi limiterò a fornire un infarinatura sugli eventi dei singoli capitoli. Mi astengo volontariamente da qualsiasi tipo di analisi per lasciare che ognuno si faccia la propria idea, guardandolo per il gusto del bel cinema più che per uscirne illuminato. 

Spero di aver trovato nei paragrafi successivi le parole giuste per spingervi a guardare questo capolavoro mastodontico che infrange ogni limite dell'industria cinematografica.

VALUTAZIONE: ★★★★★★★★★☆

Attribuita dal confronto con lo storico di Lars von Trier, un film completo sotto ogni punto ma che perde una stella (mezza nel rapporto su 5) dopo l'uscita di La casa di Jack.


ATTENZIONE NEI PARAGRAFI SUCCESSIVI SONO PRESENTI SPOILER

I paragrafi corrispondono ai capitoli del film, per ognuno ho cercato di riassumere in poche parole il tema e gli eventi senza ovviamente fare grandi spoiler e inserendo neanche 1/10 di quello che avviene nel film.

Ogni riferimento alle parole dei personaggi anche quelle chiuse tra "virgolette" sono parafrasi non traduzioni letterali.

Buon viaggio,


VOL I

La pesca con la mosca consiste nel legare all'amo delle cordicelle colorate che lo facciano assomigliare ad un insetto o qualcosa di cui il pesce si nutre. Questa prende il nome di Ninfa, la ninfa è lo stadio dello sviluppo post-embrionale che precede l'individuo adulto negli insetti eterometaboli. In poche parole un insetto con tutte le caratteristiche dell'adulto ma che deve ancora maturare.

Il pescatore completo

La storia di Joe parte dall'infanzia: "a due anni ero una ninfomane", "non si può essere ninfomani a quell'età, pure il dio più crudele non vedrebbe altro che un normale atteggiamento infantile, che dire dei feti allora, è provato che i feti si tocchino ripetutamente i genitali, può essere un feto un peccatore?" "perché no?!"

A circa tredici anni incontra un ragazzo di nome Jerome con delle mani forti e una moto, Joe si presenta da lui ben vestita, fa la finta timida ma in realtà è molto sfacciata e gli dice senza mezzi termini "se ti chiedessi di prendere la mia verginità?". Al sì segue un po' di tensione, Joe si toglie le mutande e le piega perfettamente. L'atto diviene feticcio di un esperienza umiliante e traumatica. Tre colpi davanti e cinque dietro, 3 + 5 due numeri che le rimbomberanno nella testa per tutto il film, Seligman non può far altro che notare che sono entrambi numeri di Fibonacci.

Io e B, la mia amica, ci vestimmo in un modo che fu poi chiamato "the fuck me now clothes" ed uscimmo, lei mi sfidò a salire sul treno e fare a gara: chi fosse riuscita a scopare con più uomini avrebbe vinto un pacchetto di cioccolatini.

All'inizio fa un po' di fatica ma prende coraggio per recuperare su B che è in vantaggio, Joe sorride e gli uomini uno dopo l'altro la accompagnano al bagno, ma ad un tratto più niente. Fish Psychology, dopo un momento di frenesia in cui tutti i pesci abboccano segue un momento di vuoto. "Ma poi hanno ricominciato" dice Joe e Seligman sa esattamente come: la pesca con la mosca ha diverse fasi, quando i pesci smettono di abboccare si passa alla fase due, dove non simuli più solo un insetto ma un insetto in difficoltà.

"Ho scoperto il mio potere come donna e l'ho usato senza alcuna considerazione per gli altri"


Jerome

Il "piccolo gregge", un gruppo dalle tendenze sataniche che si ribella contro l'amore. Recitavano tuonando: "mea vulva, mea vulva, mea maxima vulva" a tempo di un accordo di piano, più precisamente, nota Seligman, il Tritono anche detto l'intervallo del diavolo.

Joe litiga con il gruppo quando anche B, la più tosta, cade vittima dell'amore, cosa per lei inconcepibile. E' troppo distratta per continuare gli studi di medicina, lascia e si cerca un lavoro. Viene assunta come segretaria presso una tipografia e con sua grande sorpresa scopre che il suo capo è Jerome, il suo primo uomo, che non tarda nel farle delle avance subito respinte che segnano l'inizio di uno strano legame.

Dal freddo rifiuto Joe inizia a vedere dell'ordine nel caos di Jerome, guardare tutte le mattine quegli oggetti sparsi sulla sua scrivania la rende invidiosa: "volevo essere uno degli oggetti di Jerome, essere presa e posata continuamente". "In quel periodo, quando andavo con altri, proibivo loro di toccare il mio corpo. Poi smisi completamente di fare sesso."


La signora H.

Dopo Jerome si intensifica la caccia agli uomini. Ha troppe relazioni da gestire, inventa un sistema basato sul caso: lancia un dado per ogni uomo che la chiama e gli risponde in base al numero fortunato, 1 molto affettuosa - 6 non risponde nemmeno.

Le cose si complicano, distrugge una famiglia, e la moglie furiosa le entra in casa con i tre figli al seguito per inscenare un teatro al quanto disagiante e grottesco. Le vere vittime però sono i figli, mai trattare così dei bambini.

Il divorzio somatizza e diviene trauma.

"Questo come ha influito sulla tua vita? In nessun modo. Come ti sentivi, bene o male? E' strano, se penso alla mia vita in generale direi che stavo bene, ma se ripenso ai singoli eventi allora stavo molto male."


Delirium

Il padre sta morendo e Joe gli rimane accanto in ospedale rifiutandosi di lasciarlo solo nemmeno per un attimo. Questo capitolo è in bianco e nero, è molto emotivo, forte e straziante.

In seguito ad un attacco molto più forte del solito il personale sanitario deve intervenire d'urgenza e Joe viene allontanata, cammina per l'ospedale spaventata, arrabbiata, trova un inserviente e lo scopa. Il giorno seguente il padre incontinente si mostra come fragile e privo di autonomia, Joe cerca un altro inserviente lo scopa e piange.

"quando morì non avevo più sentimenti"

La polifonia nasce nel medioevo, è un fenomeno prettamente europeo. Si fonda sul concetto che ogni voce è una melodia ma in armonia con le altre. Come la ninfomania, dice Joe: "io la vedo come l'insieme delle relazioni, in questo senso ho un solo amante".


La piccola scuola d'organo

L'inno di Bach funge da paragone con tre relazioni di Joe che polifonicamente sono una sola relazione.

Il basso era F, monotono, prevedibile, metodico ma anche le fondamenta della relazione, un uomo dolce che "sapeva sempre cosa volevo [..] dove volevo essere toccata. [..] lo scopo più sacro per F era il mio orgasmo"

"G era diverso, l'unico che dovevo e volevo aspettare, quando arrivava non entrava subito [..] come se una volta aperta la porta avesse tutto il tempo del mondo. [..] Si muoveva come un giaguaro, [..] era lui che comandava".

La terza voce, l'ingrediente segreto, era Jerome. Cantus Firmus.


VOL II

Joe non sente più nulla nel sesso.

Il paradosso di Zenone è un problema matematico posto dal mito di Achille e la tartaruga, i due si sfidano ad una gara di velocità, Achille lascia alla tartaruga 100 metri di vantaggio. Per superarla Achille deve prima raggiungere il punto di partenza della tartaruga, una volta arrivato la tartaruga però sarà avanzata, ora dovrà raggiungere la nuova posizione della tartaruga che sarà nuovamente avanzata, e così via all'infinito. 

"allo stesso modo, è proprio perché inseguivi l'orgasmo che non riuscivi a raggiungerlo"

Quando Joe raccontava le sue storie agli altri uomini loro si eccitavano, Seligman invece no. E' qui che l'interlocutore della storia viene rivelato: non ha mai fatto sesso, ne con una donna ne con un uomo. 

Ora gli opposti si fronteggiano, la Ninfomane e l'Asessuato, come due figure mitologiche che si raccontano una fiaba.

L'icona appesa nella stanza di Seligman introduce il sesto capitolo. Odigitria, un falso d'autore che racconta il cristianesimo della gioia e della punizione.


Chiesa orientale e chiesa occidentale (l'anatra silenziosa)

A dodici anni Joe ha il suo primo orgasmo, in montagna, senza nemmeno sfiorarsi, durante il quale ha una visione di due donne: a destra la grande meretrice di Babilonia, a sinistra Valeria Messalina. Una rivisitazione blasfema della trasfigurazione di Gesù sulla montagna.

Prova a riprendersi la sessualità con la forza, non funziona. Segue un periodo di calma domestica, rimane incinta e nasce Marcel. Achille ricomincia ad inseguire la tartaruga.

Jerome tra le lacrime capisce che non può soddisfarla da solo, così Joe inizia a tenere lezioni di pianoforte, e a ritmo di Beethoven riparte la carneficina.

Dangerous men

"Qualsiasi soddisfazione sessuale era quanto di più lontano ci fosse nella mia vita"

L'idea di scopare un uomo con cui non può esserci alcun tipo di comunicazione linguistica la eccita molto. Paga un traduttore per rimorchiare un ragazzo africano che vede dalla finestra di casa. Si danno appuntamento in uno squallido hotel, lui si presenta col fratello "negro". "Non dovresti usare quella parola, la società direbbe che non è politically correct"

Contatta il signor K., in una parola metodico: metodo violenza. Lascia Marcel a casa ed esce tutte le notti per vederlo. Le regole sono chiare: "la prima è che io non ti scopo, su questo punto non si discute [..] seconda regola niente parola di sicurezza [..] terza, non saprai mai quando sarà, potrebbe essere tra le 2 e le 6 del mattino"

Non mi interessa il tuo nome, qui ti chiamerai Fido.


Lo specchio

Sul lavoro le impongono di vedere un analista, questo le ricorda la seconda volta che è rimasta incinta quando la priorità era rimuovere il feto.

Seligman parla sempre meno, il racconto diviene scontro.

Per tenere il lavoro inizia a frequentare un gruppo di sostegno dove la parola ninfomane non è ben accetta, "qui diciamo sesso-dipendente". Comincia l'iter della disintossicazione.

Joe guardandosi attorno non riesce a trovare più nulla che le imbecchi il racconto, Seligman dice che "le cose si nascondono quando diventano familiari ma se guardi da un altra angolazione possono assumere un nuovo significato".


La pistola

Deve cercare un nuovo lavoro, si rivolge al signor L., che la affida al recupero crediti. Passa dalla legalità al crimine come dal masochismo al sadismo, in uno schiocco di frusta.

L. preme perché Joe si trovi un erede per la sua attività e le consiglia di abbordare una ragazza fragile e farle da figura materna. Arriva P. (Mia Goth), una figlia, un'amante, un'allieva. E le cose si complicano, le poche persone di cui poteva fidarsi si mostrano in una nuova luce.

di Ruben Carminati