Ghostbusters: Minaccia Glaciale

06.05.2024

"If there's something strange

In your neighborhood

Who you gonna call?"


Quando vidi per la prima volta Ghostbusters (film del 1984) rimasi affascinato da ciò che i produttori si erano inventati per unire scienza e paranormale. Gli zaini protonici, la Ecto-1, i flussi di energia che mai si devono incrociare, rinchiudere gli spettri in speciali celle che funzionano come batterie. Ecco, tutte belle idee, ma riguardo quest'ultima (le celle / prigione del paranormale) esattamente che succede poi ai fantasmi una volta rinchiusi lì dentro?

A questa domanda mio padre rispose semplicemente "Restano lì e basta".
Ma come? Cioè? Resta lì anche tra mille anni? E se la casa crolla per un terremoto facendo aprire la gabbia? E se si riempie perché ci sono troppi spettri? No, non è possibile che nessuno ci abbia pensato durante tutta la produzione del film. E invece...

Problemi dal passato

In questo quarto capitolo della saga la risposta arriva proprio da una dei protagonisti, Janine, la segretaria del primo film: "Erano gli anni ottanta, nessuno pensava al futuro". (Ok, triste perché è vero ma geniale perché dona molto più realismo alla storia).
Tutto il film si sviluppa partendo dalla cella di contenimento che è ormai piena e i nuovi acchiappafantasmi devono correre ai ripari per evitare un disastro immane; se i fantasmi uscissero tutti assieme porterebbero distruzione su scala globale e tutti ne pagherebbero il prezzo.
Percepisco familiarità con questa situazione, come se avessi già sentito qualcosa di simile ma non so dove... ma certo! Nella vita di tutti i giorni. Forse perché, guarda caso, vivo proprio nell'epoca in cui tutti dovrebbero correre ai ripari velocemente per evitare un disastro ambientale irreversibile e distruttivo.
Che il film parli di questo? Non so, c'è tanto in questa pellicola.

Tanti argomenti su cui riflettere

La storia è piacevole e godibile, in perfetta sintonia con lo stile originale "Ghostbusters" ma al passo con i ritmi del cinema moderno.
Gli attori recitano davvero bene la loro parte, ognuno ha il proprio spazio per farsi conoscere al pubblico e per affrontare molte tematiche diverse: il rapporto genitori-figli, la vecchiaia, il farsi da parte, mettersi in gioco, l'adolescenza...
Questo film parla davvero di tante cose senza però diventare pesante o rinunciare all'azione. L'avventura rimane eccome, la storia avanza senza problemi e non mancano le novità, tra cui fantasmi davvero spaventosi. Comicità e momenti seri sono ben mescolati (ovviamente qui dipende molto dai gusti personali) e la sensazione di pericolo che provano i protagonisti di fronte al nemico si percepisce, la gente rischia di morire, non ci sono plot armor esagerati.
Ci sono poi i momenti dedicati agli attori dei film originali e, per i nerd come me, questi momenti sono chicche deliziose, vere e proprie ciliegine sulla torta. Scelte davvero rischiose ma prese con impegno; hanno dimostrato ancora una volta un rispetto incredibile per ciò che Ghostbusters rappresenta per le generazioni cresciute negli anni ottanta.

Non si smette mai di essere Acchiappafantasmi

Il cuore del film

A parte tutte queste belle cose, ciò che caratterizzava il film dell' '84 e che è stato portato anche in questa pellicola è "Gli acchiappafantasmi sono una figata pazzesca!"
Chi se ne frega se nel film ci sono errori o se non è un film perfetto, io voglio vedere Ghostbusters perchè è bello. Punto!

La nostra logica si applica fino ad un certo punto ad un mondo popolato da fantasmi. Paul Rudd lo dice bene nel film, quando in un momento di difficoltà sembra tutto perduto: la testa porta a mollare ma il cuore sa che loro sono e rimangono gli acchiappafantasmi, la gente ha bisogno di loro, noi spettatori abbiamo bisogno di loro... perché quando c'è qualcosa di strano nel vicinato, chi altri chiameremmo?


Valutazione: ★★★★★★★☆☆☆  


Ovviamente non è un film perfetto. Ci sono momenti in cui approfondire i rapporti tra personaggi toglie spazio all'avanzamento della trama, altre volte invece le scelte di alcuni protagonisti sono discutibili. Tutto sommato però è un bel film, riesce a compensare e quasi a non far notare i vari errori presenti nella storia. Perfetto non solo per il target di riferimento ma anche per i nostalgici della serie animata.


di Andrea Brevi

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